
Vieni a mangiare in puglia
La Puglia è una regione che per antonomasia non si sposa con la dieta.
Ogni anno centinaia di pugliesi mettono la dieta tra i buoni propositi per l’anno nuovo ed ogni anno la stessa centinaia di pugliesi cede davanti a un piatto di pittule o, per i golosi dei dolci, davanti a un pasticciotto appena sfornato.
Sicuramente il segreto della bontà della cucina di questa regione è da ricercare nelle materie prime utilizzate, coltivate e cresciute negli stessi campi, seguendo un percorso che le porta dalla terra alla tavola.
Ovviamente, se siete in visita in Puglia, non potrete non assaporare le varietà di oli con riconoscimento DOP: ne basta una goccia su una fetta di pane fatta in casa per aprire il palato a sapori paradisiaci.
Partendo dalla zona del foggiano, la Muschiska rappresenta uno dei piatti più tipici. Si tratta di saporita carne di pecora, capra o vitello lasciata ad essiccare al sole e condita con sale, aglio e finocchio; si può mangiare sia cotta che cruda e il suo sapore varia a seconda dell’età dell’animale di cui è fatta: più l’animale è giovane, più avrà un sapore delicato.
Tipici sia della provincia di Foggia che di quella di Bari, sono il canestrato pugliese e le sgagliozze. Il canestrato pugliese è un formaggio ottenuto dal latte di un particolare tipo di pecora che si ciba solo di erba fresca e deve il suo nome ai cesti di giunco tipici di questa regione. Le sgagliozze, invece, non sono altro che la polenta del Sud – da restare increduli! -, ma si tratta in effetti di fette di polenta lasciate seccare alcuni giorni per poi essere fritte nell’olio ed essere mangiate come antipasto o street food.
La provincia di Bari è anche la regina delle orecchiette alle cime di rapa, anche se ormai sono diventate piatto simbolo di tutta la regione. Condite con un soffritto a base di acciughe e aglio tritato e portate a tavola con un filo di olio evo e un pizzico di peperoncino, sono un piatto da leccarsi i baffi!
Se siete alla ricerca del pane perfetto, non potete non assaggiare quello di Altamura; crosta croccante e cuore di mollica soffice e dal colore giallo paglierino che lo eleggono a prodotto DOP.
Sempre nella zona del barese, degno di un assaggio è il Pallone di Gravina, un formaggio semiduro dalla forma tondeggiante, prodotto con latte bovino crudo, ottimo da assaporare sia come antipasto che come condimento all’interno di pucce e panini.
Per i divoratori di carne, tappa d’obbligo è la Valle d’Itria con le sue bombette. Si tratta di involtini di capocollo di maiale cucinati alla brace e ripieni di formaggio canestrato pugliese, sale, prezzemolo e pepe, ma ne esistono tante varianti (al peperoncino, ai funghi, al prosciutto). Insomma basta iniziare e una bombetta tirerà l’altra!
Nel Salento la scelta di cosa mangiare è vasta e varia.
Per un pasto semplice ma saporito, si può sponzare (imbagnare in acqua) una frisa con dell’ottimo pomodoro; mentre chi è più affamato può scegliere ad esempio tra un piatto di ciceri e tria, pasta fatta di semola di grano e acqua per metà lessata e per l’altra metà fritta in olio evo e saltata con i ceci lessati, o ancora una scorpacciata di lampascioni, pianta erbacea della famiglia delle cipolle, dal sapore amaro in prinicipio e più delicato sul finale, o meglio ancora una puccia ripiena con ogni tipo di ingrediente si voglia. Al termine del pasto un pasticciotto, dolce di tenera pasta frolla con all’interno un cuore di calda crema pasticcera, renderà il tutto un’esperienza mistica.
La Puglia offre naturalmente molto più di quanto elencato.
Ma, come ogni esperienza che viene affrontata per la prima volta, anche la scoperta dei sapori pugliesi richiede curiosità, passione e coraggio. E non potrete che rimanerne sbalorditi!